SABATO 26 MAGGIO SI INAUGURA "LA MIA PAVIA" LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI FABIO ROSCIO

Sabato 26 maggio alle 16.30 si inaugura presso il Civico Zero a due passi dal Ticino (Strada Canarazzo, Pavia) la mostra fotografica di Fabio Roscio, in arte il fotografante che avevamo avuto il piacere di conoscere due anni fa, attratti dalla sua intensa attività fotografica in giro per la città e dai suoi ritratti "in-consapevoli".
Fabio dopo la tua prima mostra "Il fotografante mostrante-Roscio's Renaissance" che si è tenuta nel dicembre scorso al Sottovento, ti presenti al pubblico pavese nella suggestiva cornice del Ticino presso il Civico Zero con una nuova mostra dal titolo "La mia Pavia". Com'è nata la scelta di questo titolo?
"La precedente e prima mia mostra fotografica non è stata un successo; vuoi per la premura con cui è stata allestita, vuoi per il periodo festivo natalizio. Questa seconda mostra che potrete visitare fino al 20 giugno prossimo, mi è stata proposta da Hernan Brando (a proposito, venute ad ascoltarlo dal vivo e capirete cosa significa "bella voce"!), una persona speciale con una sensibilità unica, ed io ho accettato più che di buon grado.
"La mia Pavia" è la Pavia che ho vissuto da tre anni a questa parte nonostante i miei 18 anni di permanenza ed è quindi per me una bellissima scoperta e spero di essere riuscito almeno in parte a renderle onore"
Che cosa potremo trovare negli scatti di Fabio Roscio?
"Una Pavia di un romano "abituato", per natali, alla Bellezza ma soprattutto un esteta delle piccole cose, dei particolari che compongono le grandi cose. Abitudine che, attraverso il mio occhio, ho riversato su Pavia"
La mostra dedicherà spazio anche ai tuoi famosi ritrati in-consapevoli, tuo cavallo di battagli da quando ti conosciamo?
"No. Non ci saranno ritratti in-consapevoli. Forse, in futuro ma è complicata da portare a termini, quindi non garantisco".
Probabilmente non sbagliamo dicendo che il mondo di Fabio Roscio è in bianco e nero. Che significato ha per te pubblicare senza colori?
"In questa occasione ci saranno foto anche a colori (tutte disponibili sia su carta fotografica con certificazione di autenticità autografata sia in fotoriproduzione). Il bianco e nero lo preferisco perché dà almeno per me un senso di passato e quando scatto la foto, il momento fa già parte del passato. Ma ci sono anche soggetti da fotografare a colori perché se ne snaturerebbe il messaggio che vorrei trasmettere."
Se ripercorri il tuo percorso fotografico dalla nascita del fotografante fino ai giorni nostri, quali sono stati i cambiamenti che ti senti di sottolineare e quali invece gli elementi che hai mantenuto?
"Non saprei rispondere. So solo che resto sempre abbacinato da certe manifestazioni di bellezza che non necessariamente devono corrispondere ai canoni comuni. Io guardo, cerco di cogliere e, se riesco, viene  fuori una bella foto. tutto qui".
Uno sguardo verso il futuro per rilevarci il tuo sogno nel cassetto
"Dedicare un resoconto di tutte le Persone che mi hanno dato modo di conoscere Pavia e la sua vita sociale, politica e culturale. Il mio futuro è breve ma mi auguro intenso, comunque sia".
Ringraziando Fabio per averci concesso l'intervista, non ci resta che ricordare l'appuntamento di sabato 26 maggio per l'inaugurazione della sua attesa mostra.
 

Commenti