MATTIA MANGIA CI RACCONTA IL LINGUAGGIO UNIVERSALE DELLE SUE ILLUSTRAZIONI
Abbiamo l'onore di presentarvi uno dei più particolari e originali amici di @fotopavia: si tratta di Mattia Mangia, studente di ingegneria edile all'Università di Pavia che abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare per i suoi disegni che pubblica nella sua galleria di Instagram @mattiamangia.
Per saperne di più della sua passione creativa e fotografica abbiamo fatto quattro chiacchiere con il diretto interessato.
Ciao Mattia, innanzitutto sinceri complimenti par i tuoi disegni davvero particolari. Se il disegno è un linguaggio universale, sembra proprio che il tuo dizionario sia ben fornito. Ci racconti qual'è la tua fonte di ispirazione quando crei e quali tecniche utilizzi per realizzare le tue illustrazioni?
"Vi ringrazio. Sebbene non mi ispiri direttamente ad un artista particolare, non posso negare che le mie illustrazioni siano il prodotto di innumerevoli contaminazioni provenienti da tutto ciò che ho osservato nell'ambito delle arti visive.
I social network come facebook, instagram ma anche pinterest e niume e deviant art danno la possibilità di conoscere mondi nuovi, incuriosendo e permettendo a persone che come me adorano il disegno, di sfidare se stessi per scoprire sempre qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda il tipo di tecniche da me utilizzate, sono prevalentemente china su carta e pastello su carta. Nello specifico nelle mie ultime illustrazioni ho cercato di mantenere una linea piuttosto coerente utilizzando il puntismo ed il tratteggiamento talvolta affiancato dal pastello."
La tua ultima "fatica" è il Trittico dell'identità che hai pubblicato di recente su instagram e che realizzerai dal vivo nell'ambito del contest organizzato da Looking for Art a Milano a fine settembre. Vuoi parlarci di questa creazione?
"Certamente! Questo secondo trittico è stato ideato con lo scopo di identificare me stesso, nello specifico ho rappresentato tre elementi caratterizzanti dell'essere umano secondo il mio parere: l'occhio (scegliendo di rappresentare l'iride e la pupilla), la mano e l'organo sessuale. Sebbene ogni elemento del corpo umano possa essere definito unico e inimitabile, questi tre elementi sono dotati di una forte connotazione individualistica che li rende oltremodo unici.
L'iride ad esempio, alla pari delle impronte digitali, è l'unica nel suo genere, persino due gemelli hanno l'iride totalmente diversa. In secondo luogo l'iride intesa come sineddoche dell'occhio, strumento d'osservazione in grado di assorbire tutto ciò che ci circonda. Dall'occhio il passaggio è quasi immediato, tramite una rielaborazione e una successiva astrazione all'interno del nostro cervello arriva alla mano. La mano destra è lo strumento tramite il quale creo le mie illustrazioni, l'ho ritratta nell'atto di prelevale la penna dalla scrivania prima di iniziare un nuovo disegno. Infine il terzo elemento, sul quale ho meditato circa mezza giornata prima di poterlo definire totalmente. Inizialmente l'idea era di ritrarre i miei genitali senza alcuna censura, così da rappresentare l'identità sessuale. Successivamente ho deciso di dotare l'elemento centrale del trittico di una carica simbolica andando a sostituire il pene con la penna, la stessa che utilizzo per produrre le mie illustrazioni. Sebbene l'organo sessuale maschile sia uno strumento di riproduzione e produzione, il prodotto che verrà fuori è l'illustrazione stessa, dunque ho voluto rappresentare il mio organo sessuale come organo di creazione e produzione della mia arte."
Utilizzi spesso instagram in modo molto originale, riproducendo i tuoi disegni con le giuste proporzioni, il che si traduce nell'occupazione simultanea di tanti spazi affiancati (normalmente utilizzati per la pubblicazione delle fotografie) che visualizzati contestualmente permettono di ammirare le tue creazioni. Pensi che questo social nato per la fotografia si presti a valorizzare anche le illustrazioni? In tal senso hai avuto riscontri positivi da quando sei sbarcato su instagram?
"Ho trovato l'idea di dividere le illustrazioni in vari riquadri sfruttando la griglia del layout di instagram piuttosto interessante, in quanto la tipologia di illustrazioni che produco, gioca molto sul particolare e sull'effetto del singolo elemento sull'oggetto globale. Dunque credevo fosse interessante dare la possibilità ai miei follower di poter ingrandire le singole parti delle illustrazioni, per poter vedere da vicino la mole di punti che compongono un centimetro quadrato di illustrazione.
Instagram in tutto questo si presta come un ottimo strumento per valorizzare l'arte in genere, infatti da quando mi sono iscritto ho iniziato ad avere molti contatti da parte di magazine internazionali che vogliono pubblicare le mie illustrazioni sulle loro riviste d'arte. Ho conosciuto anche molti artisti con i quali ci siamo scambiati feedback molto positivi, tra apprezzamenti e consigli"
Nel tuo profilo instagram trovano spazio anche le fotografie e non sbagliamo dicendo che i tuoi scatti sono sempre al "centro" dell'attenzione poiché alla loro sinistra e alla loro destra è visualizzabile solo lo spazio bianco rigorosamente classificato in ordine progressivo e con qualche nota di commento in didascalia. Ci vuoi spiegare i motivi di questa scelta?
"Sul mio profilo è possibile trovare due filoni paralleli: le foto d'architettura, arte della quale sono totalmente innamorato, tanto da frequentare come avete specificato inizialmente una facoltà di ingegneria edile-architettura. In secondo luogo le illustrazioni che ho iniziato a migrare su un secondo profilo interamente dedicato ad esse (@zope_puppetmaster). Da qualche mese ho iniziato a utilizzare un layout per il mio profilo che lo rendesse abbastanza personale.
Tendo a fotografare molto spesso scorci significativi dei vari luoghi che visito, cercando di individuare il più possibile il centro della composizione così da ricercare una prospettiva centrale e possibilmente simmetrica. Da qui il bisogno di collocare le foto nella fascia centrale del profilo, affiancandole sui due lati da "white spaces" contenenti molto spesso delle descrizioni. Questi white spaces sono stati talvolta molto criticati anche se in maniera ironica da alcuni miei conoscenti che non avendo osservato il profilo nella sua completezza, si soffermavano sull'osservare la presenza ingombrante di tre foto pubblicate simultaneamente sulla home, due delle quali apparentemente annichilite e prive di senso... ho spiegato loro successivamente il significato di tutto ciò suscitando reazioni di ilarità."
Da indiscrezioni in nostro possesso, sembra che una nota galleria di condivisione fotografica di Pavia ti abbia commissionato la creazione del logo. Puoi anticiparci qualcosa in merito?
"Ebbene come accennato, da quando mi sono iscritto su instragram ho avuto la possibilità di crescere artisticamente grazie anche ai contatti e alle commissioni. Di fatti il profilo instagram @fotopavia mi ha chiesto, alla luce delle illustrazioni visualizzate sul mio profilo, di realizzarne una che rappresentasse la pagina. La difficoltà nella creazione di un logo è sempre riguardo alla semplicità e dal grado di sintesi da utilizzare, tenendo conto che l'immagine del profilo di instagram ha delle dimensioni contenute così come anche il formato delle foto da caricare. Di conseguenza la scelta degli elementi e la tecnica da utilizzare in questi casi è molto importante per non causare difficoltà di lettura o effetti caotici. Nello specifico i soggetti scelti in accordo con l'amministratore della pagina saranno il Ponte Coperto di Pavia, un'icona certamente importante dell'identità pavese, accompagnato da una didascalia e dai dei palloncini che verranno utilizzati come citazione a un noto film di animazione della Pixar "UP", nell'atto di far fluttuare il ponte stesso. La tecnica utilizzata sarà in linea con quella delle altre illustrazioni, con l'aggiunta di colore per i palloncini".
Per concludere ci puoi parlare dei tuoi progetti futuri?
"Bene, i miei progetti futuri si dividono su due fronti: quello dell'architettura/ingegneria e quello del disegno/illustrazione. Per quanto riguarda il primo, attualmente frequento il quarto anno del corso di laurea di ingegneria edile-architettura a Pavia.
Partecipo anche ad un programma di double degree, che mi consentirà insieme ad altri nove studenti della facoltà di accedere al quarto e quinto anno di lezioni in lingua inglese e di laurearmi a Shangai dopo aver frequentato l'intero quinto anno in Cina.Un'occasione d'oro che mi consentirà di conseguire una laurea italiana ed una internazionale con contatti in Cina. Per quanto riguarda il disegno e le illustrazioni, la fortuna sembrerebbe essere arrivata nell'ultimo periodo, grazie a vari contest ai quali sto partecipando, esposizioni e pubblicazioni su riviste. Per ora sembrerebbe prospettarsi un futuro piuttosto interessante."
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