SCOPRIAMO LA TECNICA DELL'INFRAROSSO CON L'AMICO DAVIDE PRINA
Oggi incontriamo Davide Prina, fotoamatore milanese che potete trovare su Instagram col nick @davideprina dove pubblica scatti fantastici delle campagne.
Davide ci racconti com'è nata la foto "alla ricerca del pioppo solitario" che ha ricevuto moltissimi likes nel repost che abbiamo pubblicato su @fotopavia?
"La foto in questione è nata lo scorso settembre nella campagna di Zelata, vicino a Bereguardo (PV). In quella giornata ricordo che c'erano le condizioni ideali per poter scattare in infrarosso: la presenza di cirri, cumuli, altocumuli e cumulonembi, in altre parole di nuvole che ben si prestano per la fotografia in infrarosso e volendo un po' deviare dalle mie zone mi diressi verso Bereguardo."
Nei commenti al post avevi fatto riferimento alle foto in infrarosso. Potresti spiegarci in cosa consiste questa tecnica che è in grado di produrre risultati così strabilianti e ci daresti qualche consiglio da seguire nella post produzione?
"La tecnica dell'infrarosso esisteva già con la pellicola. Oggi col digitale è diventata alla portata di tutti. Io la utilizzo da tre anni ed ho iniziato a sperimentarla applicando un filtro alla fotocamera. Attualmente utilizzo una Canon 6D modificata per l'infrarosso che mi offre risultati migliori tuttavia per iniziare è sufficiente anche un filtro IR da montare sull'obiettivo. L'occhio umano vede da 400 Nm a 700 Nm circa, l'infrarosso legge le lunghezze d'onda oltre i 700 Nm andando così a registrare ciò che è invisibile ai nostri occhi. Sulla mia Canon 6D ho un filtro che legge dai 715Nm in avanti per cui tutto l'invisibile ma c'è anche chi fotografa col 590 Nm (visibile misto ad invisibile) o con altri filtri. Le differenze tra le varie lunghezze d'onda producono risultati cromatici un po' differenti. Una volta ottenuto lo scatto grezzo lo si lavora in post produzione dove si possono utilizzare varie tecniche di sviluppo che sono il b/n, lo "swap colors" o il "true colors" ma anche altri dettati dal proprio estro e fantasia.
Bisogna comunque conoscere almeno le basi di software come photoshop per poter lavorare questi file."
Facciamo un passo indietro, ci sveli com'è nata la tua passione fotografica?
"Da sempre ho avuto una certa sensibilità verso le forme d'arte in generale e oltre alla fotografia ho sviluppato anche altre passioni artistiche quali la musica suonando il basso e la chitarra in vari gruppi. Nel biennio 1992/93 e 1993/94 ho ottenuto un diploma di qualifica professionale di fotografo a Milano, anni in cui il digitale non esisteva ancora e si sviluppava nelle camere oscure. Poi ho accantonato la fotografia e l'ho ripresa nel 2012, approfondendola con altri studi sul digitale ed acquisendo ulteriori conoscenze nel mondo della paesaggistica, dell'infrarosso, dell'astrofotografia, della macro, del bianco e nero, sulla caccia fotografica, sull'utilizzo di filtri, sulle lunghe esposizioni ed in vari altri campi ancora."
Paesaggi di campagna, colline ma anche fotografia naturalistica sono i tuoi campi d'azione che traduci sempre in scatti d'autore, ci parli di come nascono le tue fotografie?
"Grazie per gli "scatti d'autore" ne sono lusingato. Le mie foto nascono dal desiderio di vivere appieno il contatto con la natura, conoscendola e rispettandola, ma anche con un'attenta osservazione delle condizioni meteo (la meteorologia è un'altra mia passione) fondamentale per ottenere certi scatti. Poi tutto vien da sé, mi reco nella zona più adatta e ch'io sia a piedi, in macchina o anche in mtb poco cambia, scatto e porto a casa i file grezzi."
Quali macchine fotografiche e ottiche preferisci?
"Sono canonista da sempre, ma non è la marca dell'attrezzatura che fa il fotografo ma le sue attitudini, anche se certe macchine e certe ottiche sono più prestanti di altre a livello qualitativo. Adoro la Canon 6D ed il Samyang 14mm, materiali che nonostante siano relativamente di basso costo, se usati al meglio rendono scatti di ottima qualità"
I tuoi scatti li possiamo trovare su Instagram e sulla tua pagina Facebook, non pensi sia giunto il momento di aprire anche un sito internet tutto tuo?
"Oltre alla pagina personale su Facebook "Davide Prina fotografia" e Instagram, ho anche il profilo su 500Px e sono presente su Flick. Per quanto riguarda il sito, ci stavo lavorando qualche settimana fa ma per ora il progetto è fermo in quanto la piattaforma non mi soddisfaceva completamente. Molto probabilmente più avanti ne farò uno come si deve"
Parlando di social network, cosa pensi di Instagram e perché hai deciso di aprire un profilo?
"Ho aperto il profilo su Instagram un anno esatto fa, per dare più visibilità ai miei lavori. All'inizio ero un po' scettico dando per scontato che fosse un social fatto di selfie e foto lavorate coi vari filtri che incorporava, poi mi sono ricreduto vedendo qualche mio amico fotografo che pubblicava alla grande i suoi lavori. Infine ho notato con piacere che esistono profili veramente interessanti come @fotopavia che dà la possibilità di condividere le foto personali e come in questo in questo caso anche di fare una bellissima chiacchierata. A tal proposito ne approfitto per ringraziarvi per avermi dato questa bella opportunità."
Sbirciando su Facebook abbiamo visto che hai frequentato la Scuola Civica di fotografia di Milano. Ci potresti parlare di questa esperienza?
"Fu un corso serale frequentato a Milano dove si parlava di tecnica fotografica, di chimica fotografica (legata alla pellicola) e di arte fotografica. Sviluppavamo nelle camere oscure e ricordo che all'esame finale portai come autore Ansel Adams il padre della fotografia naturalista."
Abbiamo visto che hai pubblicato alcuni scatti molto belli della città di Vigevano però anche Pavia ha bisogno del tuo contributo. Quando pensi di farci un giro?
"Guarda caso ne stavo proprio parlando con la mia ragazza di riuscire a fare un salto in quel di Pavia. Mi interessa vedere la confluenza del Ticino col Po ma anche le bellezze di Pavia che non vedo da anni, il castello, i musei, il ponte e molto altro (sono anche appassionato di storia antica e archeologia). Appena troverò un po' di tempo farò sicuramente un bel giro."
Quali sono i tuoi progetti futuri?
"La fotografia è una passione e non vivo di fotografia perché nella vita faccio tutt'altro. Vado avanti passo dopo passo in questo mio percorso in quanto vorrei approfondire ancora molto in questo campo, quello che poi succederà lo valuterò a tempo debito. Vi ringrazio ancora per questa bella intervista e vi invito a seguirmi sulle mie varie pagine segnalate sopra e non esitate a commentare ed a chiedere se avete qualche curiosità. Nel limite del possibile risponderò a tutti volentieri."
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