RIVUS ALTUS, IL PONTE DEL RIALTO COME NON L'AVETE MAI VISTO
Si Terrà a Venezia dall’8 ottobre fino al 29 novembre 2016 la
mostra fotografica di Massimiliano Farina1, fotografo e architetto
di Milano dal titolo “RIVUS ALTUS, 10.000 frammenti visivi dal ponte di
Rialto a Venezia”.
Visitando il sito www.ilpontedirialto.it potete trovare i dettagli
del progetto e tutte le indicazioni per raggiungere la mostra.
Nella home del sito c’è anche il link per la campagna di crowdfunding su Kickstarter creato
da Massimiliano per sostenere parte dei costi di allestimento e di affitto
della mostra.
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Ho chiesto a Max di svelarci qualche frammento inedito della
nuova esperienza che sta per iniziare e del lungo lavoro preparatorio che ci
sta dietro.
Massimiliano
perché hai scelto proprio Venezia?
“Venezia è una fra le più belle città al mondo, al punto da
annoverare anche svariate repliche, da Macao a Las Vegas. Ho sempre desiderato
ideare un progetto fotografico su Venezia che potesse essere al tempo stesso
personale e originale. Sembra impossibile riuscire a narrare una città di tale
bellezza senza essere in qualche modo criptici o allusivi, senza cadere nella
banalità dello stereotipo. Ho quindi preferito concentrarmi su un dettaglio,
una piazza o un edificio.”
Qual
è stato il passo successivo?
“Bastano pochi passi per salire in cima al ponte di Rialto e
ritrovarsi ipnotizzati dal panorama mozzafiato. Ho scelto di appostarmi con il
mio cavalletto esattamente al centro del ponte, un ufficio di un metro quadrato
dove ho lavorato per due anni, sempre circondato dai turisti fotografi. Ora che
il ponte è chiuso per restauro, ho deciso che era giunto il momento di
condividere questo progetto con tutte le persone a Venezia, turisti e veneziani.
Così, al termine di questo lungo periodo di shooting, ho scelto di sposarmi in
questa splendida città e chiudere in bellezza il mio progetto.”
Oltre
al fantastico panorama sarai stato sempre a contatto con tante persone…
“Avendo scelto di scattare dal punto migliore, ero costantemente
circondato dalle persone e facilitato nel catturare le loro espressioni rapite
dal panorama. Ho così scoperto come quella vista sia in grado di stregare gli
spettatori, permettendomi di ritrarli con la massima libertà e disponibilità. Ho passato 2 anni a scattare da quella postazione, di giorno o di
notte, col sole o con la pioggia. La mia posizione privilegiata mi ha permesso
di scattare più di 30.000 foto.”
Cosa
troveranno i visitatori alla tua mostra?
“La mia reinterpretazione della vista dal ponte di Rialto è
suddivisa in 78 frammenti fotografici, selezionati casualmente tra le migliaia
di foto scattate. Il Panorama sarà composto da 78 blocchi di carta fotografica
installati su un muro lungo 7 metri. Durante la mostra i visitatori saranno invitati
a interagire con l'installazione e a portarsi a casa uno dei frammenti
fotografici. Grazie alle loro visite il panorama cambierà ogni giorno.”
Che tecnica hai utilizzato
per ritrarre le persone che salivano sul ponte?
“L'approccio che ho deciso di seguire per ritrarre quelli che
definisco gli "abitanti di Rialto" è piuttosto simile a quello
utilizzato per il panorama. Ho infatti suddiviso il loro punto di vista in più
scatti, catturando la loro esperienza in una veloce sequenza di immagini.
Questa tecnica è stata resa possibile dallo scatto quasi simultaneo di due
fotocamere unite da un braccio metallico. I ritratti sono stati successivamente
riuniti come dittici e stampati in bianco e nero su diversi pannelli. Durante
la mostra, i protagonisti dei ritratti circonderanno il Panorama come fossero
ancora sul ponte di Rialto a godersi la vista sul canal Grande.”
Dove
si svolgerà la mostra?
“La mostra avrà luogo nel centro di Venezia, a partire dall'8
ottobre al 5 novembre 2016. Sarà ospitata presso il Centro Culturale Don Orione
Artigianelli, pochi minuti a piedi dal ponte di Rialto, attualmente
impacchettato. Il Panorama e i dittici saranno ospitati in questa luminosissima
stanza di 120 mq affacciata sul chiostro del 1400.”
Hai
deciso di ricorrere al crowfunding per finanziare la mostra
“L'obiettivo di raccogliere 8000€ attraverso il crowfunding mi
aiuterà concretamente a realizzare questa mostra, permettendomi di coprire
parte dei costi di affitto e di stampa dell'installazione. Grazie al generoso
supporto della Fondazione Boga è stato possibile versare un anticipo per
prenotare lo spazio ma per rendere questa mostra indimenticabile avrò bisogno
ho del supporto di tutti. La vera sfida è infatti rendere questa esperienza
coinvolgente e mozzafiato, superando l'obiettivo iniziale. Più saranno numerosi
e generosi visitatori, più la mostra sarà eccezionale. Coloro che
contribuiranno con una donazione riceveranno un ringraziamento speciale per aver
supportato il progetto. I loro nomi compariranno su un pannello speciale sul
luogo della mostra, sui canali social e sul relativo sito (ora in fase di
aggiornamento).”
1Massimiliano Farina (Milano, 1974) architetto e
fotografo, nel 1991 inizia a fotografare ed a sperimentare tecniche di sviluppo
e stampa in bianco e nero. Nel 1997 realizza la sua prima personale “Belfast” a
Milano, presso la sede di Fuoricampo, Centro Studi e Ricerche Cinematografiche.
Successivamente sviluppa un’ attività
personale di ricerca in campo fotografico, operando
principalmente nell’ambito della fotografia di reportage,
di architettura e di documentazione del territorio. Tra i suoi lavori: personale
“Chicago e New York” a Milano, presso
la sede Fuoricampo (1997), “Sulla mia strada, piazze”
a Milano, presso la Facoltà di Architettura
del Politecnico di Milano (1998), personale “SS9 Via Emilia” a San Donato Milanese,
presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Cascina Roma” (2001), libro “case
Spazi Abitanti la Cooperativa
Edificatrice Ferruccio Degradi a Milano” Editore Clup (2002), libro “Dentro la
città – le case e gli abitanti della cooperativa edificatrice Auprema” Editore
Silvana Editoriale (2005)
Dal 2006 si dedica a un
lavoro di ricerca sul paesaggio e
l’architettura, lavorando a un archivio a
crescita progressiva sulle diverse attività umane e sui nuovi
paesaggi naturali e artificiali, cercando di documentare situazioni in cui i
confini tra finzione e realtà diventano invisibili.
Seguiranno altri progetti: libro “Abitare, il progetto della residenza
sociale tra tradizione e innovazione” edito Re Magioli (2010), realizzazione a
New York City per Revolve di un grande wall fotografico di 15 mt. “Las Vegas
sunset” (2012), presentazione al fuori salone di Milano durante la Milano
Design Week di 2 progetti fotografici, “Ghost
- Deleted spaces” e “Dubai – under construction” (2014)1° premio
del Contest “Periferie Possibili” organizzato
da Sotto il Viadotto con la collaborazione del gruppo Renzo Piano
G124 (2014), libro “Nella città – questioni del progetto urbano”, Editoriale
Mimesis, in collaborazione con il
Politecnico di Milano (2015), saggio
fotografico “Trame di città nel paesaggio
veneziano” nel libro “Relazioni di paesaggio –
Tessere trame per rigenerare i luoghi”
di Pier Luigi Paolillo e Massimo
Venturi Ferriolo (2015), mostra fotografica al Fuori
Salone di Milano presso lo Spazio BLU
del progetto “NELLA CITTA’ - questioni del
progetto urbano” (2015), documentazione
fotografica ufficiale
del Padiglione Cinese CUUP presso l’
Expo di Milano (2015).
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