TERNI IN BICICLETTA, IL PROGETTO RIVOLUZIONARIO DI DANIELE MOSCA
Agli
inizi di gennaio scandagliando nelle gallery di Terni ero rimasto colpito dagli
scatti molto particolari di Daniele Mosca, in arte @d_mosca tanto da dedicargli un post: nelle sue
fotografie la città di Terni era infatti rigorosamente riprodotta in bianco e
nero insieme ad una inseparabile bicicletta che faceva sempre capolino. Inoltre
nella didascalia delle foto compariva l’hashtag #terniinbicicletta.
Proprio
nei giorni scorsi ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Daniele
che mi ha spiegato le ragioni del progetto che sta portando avanti nella sua
città. Questa è l’essenza del suo esperimento amatoriale raccontata con le sue
parole.
Daniele Mosca:
“il mio progetto
#terniinbicicletta è il primo ed attualmente unico che sto portando avanti.
In breve, #terniinbicicletta è nato
come un piccolo esperimento amatoriale:
- per cercare di capire come funziona
Instagram
- per imparare a creare un progetto
fotografico personale in uno spazio pubblico, anche se un social media è un
committente molto difficile
- per il gusto di scoprire con nuovi
occhi la mia piccola città
-
per scoprire quanto è grande il gap tra la mia visione e quella degli altri
- per continuare a coltivare la mia
passione per la fotografia senza trascurare i miei impegni di neo-papà: tutte
le foto sono state scattate mentre portavo a passeggio la mia piccolina (Vivian
Mayer docet), che spesso è la scusa per rubare uno scatto dal basso
-per capire come vede il mondo la mia
piccola dalla sua scomoda posizione…
- per mostrare angoli e scorci spesso
ignorati con una luce diversa, oppure con la luce di chi in quei luoghi
riconosce qualche momento particolare della propria vita e che magari aveva
seppellito sotto la polvere della quotidianità
- per mostrare la realtà e la storia di una città di provincia, che spesso è considerata grigia e anonima persino dagli stessi abitanti.. mentre gli altri Umbri spesso la considerano come periferia di Roma... (l’Italia è proprio il paese dei campanili n.d.r.)
- per mostrare che #terniinbicicletta è
possibile, nonostante le piste ciclabili impossibili, che non sai mai dove
iniziano e dove finiscono
- per cercare di far capire, se
possibile, che #terniinbicicletta forse è l'unica vera soluzione al pesante
inquinamento atmosferico che fa di Terni una delle peggiori città in Italia e
in Europa.
Forse sono un po' troppo pretenzioso,
ma alla fine non penso di esserlo più di tutte quelle persone che riempiono le
loro gallery con i loro selfie, magari senza aver capito che un cellulare è un
grandangolo e che i grandangolari da vicino non perdonano.
Comunque tengo a precisare che non mi
interessa affatto di centrare anche solo uno dei punti elencati, perché
coltivare questo progetto in fondo è come un gioco che mi ha permesso di
imparare tantissimo sia sulla tecnica fotografica che sulla mia città.”
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